Faro Sky Challenge: a Sauze d’Oulx vittorie di Andrea Tiberi e Ilaria Veronese
Terza edizione per la Faro Sky Challenge – Memorial Vincent di Sauze d’Oulx in val di Susa provincia di Torino. Conosciuta ovviamente per le piste da sci della Via Lattea e delle montagne Olimpiche, Sauze d’Oulx è anche località in cui chi pratica gli sport di resistenza ha terreno su cui sfogarsi. Il ricordo personale va al Mondiale di corsa in montagna del 2004, sia assoluto che master, ma non solo. Il Faro Sky Challenge, è una gara che ha radici lontane, tra il 1965 e il 1980 si disputarono un quindicina di edizione della Marcia Alpina, allora si chiamavano così le corse in montagna, al Faro del monte Genevris (quota 2536m).
Nel 2017 qualcuno ha fatto rinascere questa storica gara. Anima e cuore di questa rinascita è stato
Simone Eydallin, protagonista del circuito di Coppa del Mondo di Vertical e Istruttore Nazionale di Sci. Ma non era solo, perché a motivarlo e consigliarlo in questo impegno organizzativo, c’era Vincent Hawkins, inglese ma cittadino onorario di Sauze d’Oulx, che viveva qui e che era diventato il “Faro” per tutta la comunità di Sauze d’Oulx, come è stato detto durante il commovente ricordo fatto nella premiazione di questa gara, che è stata intitolata alla sua memoria.
“Abbiamo spostato da settembre a giugno la data della gara, per farla coincidere con quello che è l’inizio della stagione turistica estiva per Sauze d’Oulx. – ha detto l’organizzatore Simone Eydallin – Abbiamo inserito oltra alla gara sui 1000 metri di dislivello anche il mezzo Vertical sui 500 metri, per far avvicinare chi alle prime armi con la corsa in montagna e lo skyrunning. Il ringraziamento va a chi ci ha sostenuto, dagli sponsor come Dynafit, Leki e all’Amministrazione Comunale. E il ricordo mio e di tutti quelli che erano qui a correre, a fare i volontari o gli spettatori, è per una persona molto importante per me che ci ha lasciato: Vincent Hawkins.”
Abbiamo detto che Sauze d’Oulx è un paese dedito agli sport di resistenza, non solo di corsa. Terza edizione e terzo vincitore di Sauze d’Oulx. Dopo Matteo Eydallin nel 2017, l’asso dello scialpinismo che quest’anno ha vinto il suo quinto Mezzalama, Simone Eydallin nel 2018 (che quest’anno ha preferito dedicarsi solo all’impegnativo ruolo di organizzatore), quest’anno è toccato ad un altro ”Enfant du pays” aggiudicarsi il primo gradino del podio: Andrea Tiberi. Un biker prestato alla corsa per un giorno, e non un biker qualunque. Olimpionico nel cross-country a Rio, tre volte Campione Italiano, Nazionale di mountain bike, in 45’20” ha messo in fila la concorrenza. La gara di circa 4 km per 1000 metri di dislivello, presentava il primo chilometro di strada pianeggiante dal centro di Sauze d’Oulx all’inizio del sentiero, dove praticamente iniziava il dislivello del Vertical. Sul secondo gradino del podio è salito Manuel Bortolas in 45’44”, terzo Luca Gronchi in 46’08”. Completano una top ten di livello Eric Manfredi 4° in 46’13”, Giovanni Bosio 5° in 46’28”, Nicholas Ribotto 6° in 47’45”, Lorenzo Facelli 7° in 49’20”, Daniel Gallon 8° in 50’24”, Massimo Marcuzzo 9° in 50’45” e Stefano Rey 10° in 51’06”.
Tris di vittorie al femminile per la giovanissima Ilaria Veronese, che ha nello scialpinismo il suo sport principale, tanto da essere nella Nazionale Italiana e quest’anno grande protagonista al Trofeo Mezzalama dove è arrivata seconda. Vittoria quindi in 55’45”, con netto margine su Alice Prin seconda in 1h01’04”, Elisabetta Piacenza terza in 1h03’18”, Alessandra Pesando quarta in 1h05’26” e Silvia Marini quinta in 1h05’44”.